La decisione della Cassazione sulla dicitura ‘madre’ e ‘padre’ sulla carta d’identità: lo sfogo in radio di Giuseppe Cruciani.
La Corte di Cassazione ha stabilito che nella carta d’identità dei minori dovrà comparire la dicitura neutra “genitore”, e non più quella di “madre” e “padre”, in quanto ritenute discriminatorie. Tale decisione ha portato a diversi commenti contrastanti tra cui quello senza peli sulla lingua di Giuseppe Cruciani che è intervenuto nel corso della sua trasmissione radiofonica, ‘La Zanzara’.

Addio ‘madre’ e ‘padre’: la decisione della Cassazione
Nelle scorse ore, la Cassazione ha respinto il ricorso del ministero dell’Interno contro la decisione della Corte d’Appello di Roma di disapplicare il decreto ministeriale del 31 gennaio 2019, con il quale era stato eliminato il termine “genitori” dalla carta d’identità dei figli per tornare alla dicitura “padre” e “madre”.
Nello specifico, a stabilirlo è stata una sentenza delle Sezioni Unite civili, secondo cui “l’indicazione ‘padre’ e ‘madre’ sulla carta d’identità elettronica è discriminatoria perché non rappresenta le coppie dello stesso sesso che hanno fatto ricorso all’adozione in casi particolari”. Da qui, quindi l’addio alle parole ‘madre’ e ‘padre’ con il ritorno alla dicitura ‘genitori’ ritenuta più conforme.
Lo sfogo di Cruciani
Tale decisione ha portato a tante reazioni tra cui quella di Giuseppe Cruciani che quando si tratta di affrontare determinati argomenti, ovviamente, non si trattiene. Intervenuto a La Zanzara, programma radiofonico da lui condotto su Radio 24, l’uomo ha letteralmente tuonato sul tema. “Altra cosa incredibile dell’Italia. Voi quando siete nati cosa avete scritto sui documenti? Mamma e papà! Non può essere diversamente”, ha esordito Cruciani.
Da qui l’affondo: “Potete dichiararvi trisessuali, liquidi, neutri, fluidi, cambiare i nomi quaranta volte. Ma la Cassazione ha deciso che non si può scrivere ‘padre’ o ‘madre’, ma ‘genitori’, senza specificare. Avete rotto il ca**o“, ha detto in modo plateale il conduttore.